In questo approfondimento, riporto la classificazione dei Disturbi d’Ansia adottata dal DSM-IV [American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano]. Per un corretto utilizzo dei criteri diagnostici, consiglio vivamente la lettura preliminare dei seguenti articoli: “Ansia: diagnosi, cause, cura”, “Disturbi d’ansia e classificazione diagnostica: come orientarsi”.
DISTURBO ACUTO DA STRESS
CRITERI DIAGNOSTICI
A. La persona è stata esposta ad un evento traumatico in cui erano presenti entrambi i seguenti elementi:
la persona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno comportato la morte, o una minaccia per la vita, o una grave lesione, o una minaccia all’integrità fisica, propria o di altri;
la risposta della persona comprende paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore.
B. Durante o dopo l’esperienza dell’evento stressante, l’individuo presenta tre (o più) dei seguenti sintomi dissociativi:
Sensazione soggettiva di insensibilità, distacco o assenza di reattività emozionale;
riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante (per es., rimanere storditi);
Derealizzazione;
Depersonalizzazione;
amnesia dissociativa (cioè incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma).
C. L’evento traumatico viene persistentemente rivissuto in almeno uno dei seguenti modi: immagini, pensieri, sogni, illusioni, flashback persistenti o sensazioni di rivivere l’esperienza; oppure disagio all’esposizione a ciò che ricorda l’evento traumatico.
D. Marcato evitamento degli stimoli che evocano ricordi del trauma (per es., pensieri, sensazioni, conversazioni, attività, luoghi, persone).
E. Sintomi marcati di ansia o di aumentato arousal (per es., difficoltà a dormire, irritabilità, scarsa capacità di concentrazione, ipervigilanza, risposte di allarme esagerate, irrequietezza motoria).
F. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti, oppure compromette la capacità dell’individuo di eseguire compiti fondamentali, come ottenere l’assistenza necessaria o mobilitare le risorse personali riferendo ai familiari l’esperienza traumatica.
G. Il disturbo dura al minimo 2 giorni e al massimo 4 settimane e si manifesta entro 4 settimane dall’evento traumatico.
H. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale, non è meglio giustificato da un Disturbo Psicotico Breve e non rappresenta semplicemente l’esacerbazione di un disturbo preesistente di Asse I o Asse II.
MANIFESTAZIONI
Caratteristiche associate: dolorosi sensi di colpa per l’essere sopravvissuti a differenza di altri o per non avere aiutato gli altri. Dopo il trauma, possono manifestarsi comportamenti impulsivi o rischiosi.
Decorso. La durata, la gravità e la prossimità dell’esposizione all’evento traumatico sono i fattori più importanti per determinare la probabilità che si sviluppi un Disturbo Acuto da Stress.
Elevato rischio di sviluppo di un DPTS: sono stati riferiti tassi dell’80% di DPTS in sopravvissuti a incidenti stradali e vittime di crimini violenti, la cui risposta al trauma aveva inizialmente soddisfatto i criteri per un Disturbo Acuto da Stress.