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PSICOLOGIA

UMANISTICA

Empatia, accettazione, genuinità e

fiducia nella capacità di autorealizzazione della persona. 

LA PSICOLOGIA UMANISTICA

La psicologia umanistica è un approccio teorico e metodologico in psicoterapia, sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni ‘60 come alternativa alla concettualizzazione dell’uomo proposta dagli approcci allora dominanti: il comportamentismo e la psicoanalisi. Il comportamentismo si disinteressava alla vita interiore dell’uomo e dedicava i suoi sforzi allo studio del comportamento osservabile e alla sua modificazione terapeutica basata sulla manipolazione scientifica del contesto ambientale, in modo da produrre cambiamenti conseguenti nel comportamento dell’individuo. La psicoanalisi, invece, si occupava specificatamente della vita interiore del soggetto. L’uomo, per Freud, è un essere conflittuale, le cui pulsioni si scontrano tra loro e con le esigenze dell’ambiente esterno; ciò lo rende un essere frustrato e angosciato che, per sopravvivere, ha bisogno di elaborare meccanismi di difesa; la qualità e l’adattività dei meccanismi di difesa determina la sanità o la patologia individuale. L’essere umano, per la psicoanalisi, era dunque un essere che, per sua natura, era portato a vivere nell’ansia e a dover faticosamente conquistare una posizione di vita equilibrata.

La psicologia umanistica, in particolare nell’opera di Maslow e Rogers, propone una diversa visione dell’uomo: l’essere umano è dotato dalla natura di un organismo capace di realizzare i propri obiettivi e di soddisfare i suoi bisogni (fisiologici, emotivi, sociali, relazionali). L’organismo, cioè, è saggio e capace di autoregolarsi. Non sono i suoi bisogni a condurlo verso la frustrazione, l’ansia e la sofferenza, quanto piuttosto le reazioni che il suo ambiente ha nei confronti di questi bisogni sani. La sofferenza e il disagio psicologico sono la conseguenza del fatto che la persona, condizionata dal suo ambiente, siallontana dalla capacità di percepire, valutare positivamente e tendere alla soddisfazione dei propri bisogni. In questo modo, si allontana dalla felicità che la natura ha pensato per lei.

 

 

METODI E OBIETTIVI

Questa visione dell’uomo incide profondamente sui metodi e sugli obiettivi del lavoro dello psicologo e psicoterapeuta umanistico. Innanzitutto, l’obiettivo del lavoro terapeutico è il benessere, la felicità, che è considerata una condizione raggiungibile da chiunque sia capace di riconnettersi con la saggezza del proprio organismo. In secondo luogo, i metodi e le tecniche utilizzate non sono concepite come stratagemmi per produrre un cambiamento, applicate esternamente dal terapeuta “sul” paziente, quanto piuttosto come il tentativo di dare di nuovo vita alla parte più profonda, naturale, saggia e capace dell’organismo dell’individuo. La guarigione nasce dall’interno. Lo psicologo assiste la persona (che non viene mai definita “paziente”) nei suoi tentativi di ritrovare la via perduta, imparando ad ascoltare i propri bisogni e a costruirsi per quello che sente di essere chiamata ad essere. Il terapeuta, semplicemente, facilita il cliente mentre questi ricomincia a percorre una via interrotta precedentemente.

Carl Rogers, a questo proposito, insisteva sul fatto che le caratteristiche di cui il terapeuta deve essere in possesso per essere di aiuto al cliente sono quelle capaci di sviluppare le potenzialità di ogni persona, e cioè fornire una presenza genuina, vera, interessata, capace di comprendere e sentire le esperienze del paziente, e di accoglierlo per quello che è e che sarà. Questo intervento facilita la naturale positività e saggezza degli essere umani, in modo che essi autonomamente possano percorrere la propria strada verso il benessere.

 

AMBITI DI APPLICAZIONE DELL’APPROCCIO UMANISTICO

Nel corso degli anni, l’approccio umanistico ha influenzato profondamente gli sviluppi teorici di tutta la psicologia successiva, e molti approcci recenti inseriscono, al loro interno, elementi della visione umanistica, a testimoniare l’utilità e l’efficacia delle originarie intuizioni circa una visione positiva della natura umana.

L'approccio umanistico è oggi utilizzato, in particolare, nel counseling, nella psicoterapia individuale e nella terapia di coppia. Le sue metodologie sono state utilmente applicate in corsi, percorsi, seminari ed esperienze di gruppo finalizzate ad acquisire capacità di comunicazione e di relazione per migliorare la propria vita quotidiana ed avvicinarsi alla salute e al benessere.

Lo studio “Pro Homine” si trova in Via B. Petrocelli, 228 (00173 Roma) e in Via Tuscolana, 114 (00044 Frascati), in zona Tuscolana, a pochi minuti dalla stazione metro Anagnina, dalla via Casilina, da Ikea, da Giardinetti e da Frascati, Ciampino e Grottaferrata. I suoi servizi sono diretti alla salute psicologica (consulenza psicologica, counseling, psicoterapia). Promuove iniziative culturali e corsi di formazione. Per informazioni o appuntamenti, clicca qui.

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