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APPROCCIO

SISTEMICO RELAZIONALE

L'individuo è inserito in un sistema di relazioni da cui partire per promuovere il cambiamento.

COS’È LA PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE

Il costrutto di base della terapia sistemico relazionale considera l'identità individuale come il frutto delle relazioni significative che la persona ha costruito nel corso della sua vita. In questo tipo di approccio l'individuo non viene considerato “isolato”, ma in relazione inscindibile con il suo contesto; ne consegue che ogni problematica emergente verrà letta e interpretata come esito di esperienze relazionali. In questa chiave di lettura, l'obiettivo della terapia sarà centrato sulla possibilità di trovare nuove modalità di relazione con i diversi sistemi di appartenenza.

COME SI SVOLGE UNA PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE

La terapia sistemica prevede una modalità di colloquio faccia a faccia e si configura come un tipo di terapia "breve". Tale definizione va intesa in relazione al numero solitamente limitato delle sedute, e non alla durata temporale complessiva del percorso terapeutico. In base al tipo di lavoro da svolgere, infatti, gli incontri sono generalmente a cadenza settimanale, in una prima fase, e quindicinale o addirittura mensile, in una fase successiva di intervento.

Le sedute individuali hanno una durata di un'ora, mentre le sedute di coppia e familiari durano un'ora e mezza. L'approccio sistemico relazionale può rivelarsi utile per le persone che ritengono di avere delle difficoltà in specifici rapporti (di coppia, genitoriale, lavorativo, ecc.).

L'obiettivo principale è quello di modificare le modalità di relazione disfunzionali all'interno della famiglia. Il fine della terapia è quello di trovare modalità relazionali diverse con i sistemi di appartenenza e fornire una chiave di lettura più completa. Il lavoro psicoterapeutico non è, dunque, prettamente rivolto al trattamento del sintomo presentato, ma alle situazioni relazionali che lo hanno generato. È aperta a famiglie, coppie e singoli individui.

 

PSICOTERAPIA INDIVIDUALE.

La psicoterapia individuale a orientamento sistemico pone al centro del suo interesse l'individuo e le sue relazioni. Queste relazioni possono, a volte, portare alcune forme di sofferenza nella vita di una persona e, per questo motivo, essa deve essere aiutata mediante un percorso finalizzato a comprendere quali comportamenti, alla base di certi modelli relazionali, hanno creato sofferenza. Solitamente, nelle situazioni individuali, il malessere si manifesta in modo generalizzato, ma in realtà esso è legato ai diversi contesti relazionali in cui la persona vive. Inoltre, i sintomi di una persona, oltre ad esprimere il conflitto psichico soggettivo, acquisiscono una funzione precisa all'’interno del sistema relazionale in cui emergono.

 

PSICOTERAPIA FAMILIARE.

Il campo privilegiato dell'orientamento sistemico relazionale è la famiglia. Per "famiglia", si intendono sia quella attuale che almeno le due generazioni che l'hanno preceduta. La famiglia viene considerata come il sistema all'’interno del quale è presente un soggetto con un disagio psicologico, definito "paziente designato": esso esprime le difficoltà relazionali appartenenti all'’intero gruppo familiare. Quindi, il malessere della persona non viene considerato come problema individuale, ma viene letto come espressione di disagio relativo ad uno dei sistemi di appartenenza. Il termine "designato" è definito tale dal sistema stesso, in quanto è il soggetto che esprime o segnala una modalità disfunzionale nel vivere, pensare ed agire. Spesso nelle situazioni in cui sono presenti bambini o adolescenti, questo può esprimersi sotto forma di blocco emotivo, così che tutti le tensioni del sistema tendono a convergere su di lui con conseguenti stati di sofferenza. Soprattutto in questi casi, l'approccio sistemico risulta valido per modificare le modalità di relazioni disfunzionali all’interno della famiglia.

 

PSICOTERAPIA DI COPPIA.

L'idea di lavorare con la coppia come unità di trattamento è relativamente nuova: ha probabilmente solo quarant’anni. Inizialmente si pensava alla coppia come composta da due soli individui: i coniugi venivano visti separatamente e individualmente da due diversi terapeuti. Oggi non è più così perché ci si è resi conto che la coppia è composta di tre parti, due individui e una relazione: io, tu, noi. Ogni parte deve essere utilizzata per poter guardare, dal momento che ognuna ha un significato nella vita di coppia. Ad esempio, qualunque cosa una persona faccia, bisogna che l’'altro risponda e questa risposta modella quella persona. Parallelamente, la risposta dell'’altro ne modella il Sé. Questa sequenza, ripetuta, dà origine a un modello che si traduce in regole per la relazione” (Satir V., "Il cambiamento nella coppia", in Andolfi M., (a cura di), "La crisi della coppia, una prospettiva sistemico-relazionale", Cortina Editore, Milano, 1999).

Il rapporto di coppia può essere definito come un sistema complesso di relazioni che si intersecano su diversi piani e che coinvolgono numerose sfere della vita dell'’individuo. La vita di coppia viene influenzata dalle relazioni con la famiglia d'origine, dal tipo di professione, dagli accordi economici più o meno espliciti, dalle amicizie, dall'’eventuale presenza di figli o ex mogli/mariti e da molti altri fattori.

Nel momento in cui due persone si incontrano e, scegliendosi, danno vita ad una relazione di coppia non hanno certo idea di quanti e quali passaggi mettono in movimento, indipendentemente dal fatto che tale scelta possa successivamente dare vita ad una convivenza, ad un matrimonio o semplicemente ad una relazione duratura (Matucci A., "Consulenza, mediazione, terapia:quale intervento" , in: Giommi R.,(a cura di), "Il trauma delle separazioni difficili", ed. Istituto Ricerca e Formazione, 2003). Dal momento dell’ incontro in poi potremmo dire che la coppia dà vita ad un processo che sarà caratterizzato da diverse tappe: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita del primo figlio, l'uscita dei figli da casa, ecc.. Durante questi passaggi di importanti cambiamenti fisiologici possono insorgere delle difficoltà al punto di portare la coppia a chiedere aiuto ad un esperto.

Nella psicoterapia sistemico-relazionale vengono presi in considerazione i meccanismi che hanno reso il rapporto sempre più limitante nella creatività individuale per resistituire alla coppia quella competenza e dominio della propria vita. Di particolare importanza è la possibilità di trovare nuove e funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali rimanendo nel rispetto di ciascuno e ritrovare così una soluzione al conflitto.

Lo studio “Pro Homine” si trova in Via B. Petrocelli, 228 (00173 Roma) e in Via Tuscolana, 114 (00044 Frascati), in zona Tuscolana, a pochi minuti dalla stazione metro Anagnina, dalla via Casilina, da Ikea, da Giardinetti e da Frascati, Ciampino e Grottaferrata. I suoi servizi sono diretti alla salute psicologica (consulenza psicologica, counseling, psicoterapia). Promuove iniziative culturali e corsi di formazione. Per informazioni o appuntamenti, clicca qui.

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