Lo stress è una componente abituale della nostra vita e vi siamo esposti sin da piccoli. Riuscire a bilanciare attivazione e riposo è un aspetto essenziale per preservare la salute e disporre di buone abilità di gestione dello stress si rivela indispensabile.
Se lo stress acuto, di breve durata e rapida risoluzione, è un vissuto comune e non preoccupante, l’esposizione allo stress cronico è invece estremamente dannosa per la nostra salute e può causare nel lungo periodo diverse patologie, tra cui malattie cardiovascolari, tumori e malattie autoimmuni; disturbi d’ansia, attacchi di panico e depressione; asma bronchiale, diabete e disturbi gastrointestinali.È ormai sempre più chiaro che la battaglia per la nostra salute futura si combatte oggi e si gioca nella prevenzione sul campo dell’alimentazione e della gestione dello stress, perchè una buona alimentazione, una mente sana e una vita rilassata sono le principali polizze assicurative per il benessere. I danni che lo stress cronico sta producendo sul nostro corpo possono essere intercettati e quantificati utilizzando un semplice questionario, il questionario MUS. Tali danni infatti si manifestano attraverso sintomi non specifici, che sono stati definiti inspiegabili dalla medicina tradizionale, ma che acquistano significato utilizzando un approccio psicosomatico PNEI .
Continuando la lettura, potrai effettuare in autonomia il questionario MUS, ideato per la valutazione di sintomi vaghi e aspecifici che sono strettamente collegati allo stress. Ottenuto il risultato, capirai come prenderti cura di te nel caso in cui tu sia sottoposto/a a stress cronico con impatto sui sistemi metabolici.
Il questionario MUS è uno strumento clinico utilizzato per identificare e valutare la presenza di sintomi fisici persistenti che non trovano una spiegazione medica chiara, ovvero i sintomi vaghi ed aspecifici. Questi sintomi possono includere, ad esempio:
I sintomi in esso riportati sono sovrapponibili a quelli riferiti dalle persone cronicamente stressate e i risultati del test possono essere utilizzati per stabilire il grado di attivazione dei sistemi dello stress e l’impatto metabolico dello stress sul nostro corpo.
Rispondi a queste domande. Segna “si” se il sintomo indicato si presenta in maniera regolare (almeno 2-3 volte al mese). Il sintomo è da marcare come “si” anche se si presenta in forma lieve.
Soffri di stanchezza o affaticamento persistente ? SI NO
Hai disturbi del tono dell’umore? SI NO
Soffri di insonnia persistente o di risvegli notturni? SI NO
Soffri di sonnolenza persistente durante la giornata? SI NO
Ti senti un soggetto ansioso? SI NO
Ti senti un soggetto apatico? SI NO
Soffri di attacchi di panico? SI NO
Percepisci a riposo aumenti del battito cardiaco? SI NO
Hai notato modificazioni dell’appetito? (fame eccessiva o inappetenza) SI NO
Soffri di attacchi di fame notturni? SI NO
Soffri di acidità e dolori di stomaco, senso di pienezza, gonfiore? SI NO
Soffri di colon irritabile ? SI NO
Soffri a periodi di stitichezza persistente? SI NO
Hai spesso mani e piedi sempre freddi? SI NO
Soffri di alterazione della sudorazione corporea durante il sonno? SI NO
Ti svegli spesso di cattivo umore? SI NO
Provi di frequente un senso di colpa ingiustificato? SI NO
Incontri difficoltà a provare piacere o sollievo dopo eventi positivi? SI NO
Hai riscontrato una decisa perdita di peso negli ultimi mesi? SI NO
NUMERO DI SINTOMI CONTRASSEGNATI CON “SI”: ____________
I sintomi sopra elencati sembrano molto diversi tra loro e apparentemente poco connessi, ma non è così. Un organismo che funziona perfettamente, grazie ad uno stile di vita ottimale, non manifesta nessuno di questi sintomi. Vari tipi di stress cronico (l’alimentazione, le preoccupazioni, la sedentarietà o perfino l’iperattività) portano a modifiche negli assi ormonali e nel metabolismo, con conseguente comparsa di questi sintomi.
Meno di 3 “si”: organismo sotto lieve o nessuno stress metabolico. Questo non significa necessariamente che lo stile di vita sia ottimale, ma che l’organismo riesce a riparare i danni prodotti dallo stress. Chi ha abitudini sbagliate, ma si trova ancora in questa situazione, può facilmente aumentare i sintomi percepiti nel tempo.
più di 10 “si”: una persona che ha più di 10 sintomi è sicuramente in grande sovraffaticamento metabolico. Generalmente è molto in sovrappeso (eccesso di tessuto adiposo viscerale), molto magra (scarsità di muscolatura), o sotto pesante stress psico-fisico. Questa situazione richiede un grande cambiamento a livello di alimentazione, attività fisico-motoria e stile di vita.
La persistenza di sintomi fisici inspiegabili conduce spesso a indagini diagnostiche ripetute che si rivelano improduttive. Anche le etichette diagnostiche sono spesso imprecise e variano a seconda della specializzazione del clinico: questi disturbi possono essere diagnosticati come funzionali, somatici, dissociativi, di conversione; oppure i sintomi possono essere inquadrati come sindrome dell’intestino irritabile, fibromialgia, disturbo neurologico funzionale.
L’interconnessione tra salute fisica e mentale è molto evidente nei PSS. I sintomi fisici inspiegabili possono infatti coesistere con i disturbi mentali. Ansia e depressione sono presenti in circa il 50% dei pazienti con PPS. Questa coesistenza può essere sia causa che conseguenza dei sintomi, oppure derivare da una comune origine eziologica.
Corpo e mente esistono in una relazione di influenza reciproca e i sintomi riportati nel questionario MUS possono essere compresi utilizzando una prospettiva psiconeuroimmunoendocrina (PNEI) . Essi sono la conseguenza fisica dello stress cronico che, impattando sull’organismo, acidifica la matrice connettivale danneggiando organi e tessuti.
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